martedì 13 dicembre 2011
domenica 24 luglio 2011
Yayoi Kusama is one of the most influential and widely-collected artists of the 1960s and quite possibly Japan's premiere artist of the modern era. Critics have variously ascribed her work to minimalism, feminism, obsessivism, surrealism, pop, and abstract expressionism. One thing for certain is that it has been a long and strange journey for Kusama, who is 74 in 2004.
Born in Matsumoto in 1929, Kusama remembers growing up "as an unwanted child of unloving parents." A penchant for drawing and painting led Kusama to plot her escape with the help of art magazines, and after sewing black-market American currency into the seams of her clothes, Kusama fled Japan in search of her hero, Georgia O'Keeffe.
She arrived in New York in 1958 and began to create a life for herself as an artist. Kusama made the front page of the New York Daily News in August, 1969, after infiltrating the Museum of Modern Art's sculpture garden with a bunch of naked co-conspirators to perform her "Grand Orgy to Awaken the Dead."
martedì 12 luglio 2011
UNA CASA EN CHILE
UNA HISTORIA
mercoledì 8 giugno 2011
Molecula Arquitectos
Riqualificazione e recupero funzionale del centro sportivo di Revò
Il progetto di ridistribuzione funzionale dell’area sportiva del Comune di Revò si basa su due operazioni chiave fondamentali:
1) l’inversione della posizione attuale delle tribune
2) la creazione di un sistema di accesso che sfrutta il salto di quota e genera un sistema che fa dialogare in modo più organico la città e l’impianto sportivo grazie ad una piazza antistante che costruisce uno spazio pubblico nuovo.
La soluzione adottata, cerca di risolvere quindi un problema urbano, quello del rapporto tra la città e le sue attrezzature sportive, e dà forma a un luogo pubblico di accesso che fa da cerniera tra lo spazio cittadino e lo spazio dello sport, migliorando la fruibilità dell’impianto sia per gli sportivi che per gli spettatori.
Approfittando degli sbalzi di quota esistenti, dalla nuova piazza antistante situata a quota, una grande scalinata, conduce gli spettatori direttamente alla quota di accesso delle tribune e alla zona di ristoro del bar e della caffetteria che configurano un volume allungato segnato da due grandi tagli in facciata aperti verso la valle ed il paesaggio. Il salto di quota consente di avere un volume di una sola elevazione sull’area dei campi e un sistema di 3 elevazioni ritagliate nel dislivello dove si ubicano gli spogliatoi e i locali di servizio.
Il progetto di ridistribuzione funzionale dell’area sportiva del Comune di Revò si basa su due operazioni chiave fondamentali:
1) l’inversione della posizione attuale delle tribune
2) la creazione di un sistema di accesso che sfrutta il salto di quota e genera un sistema che fa dialogare in modo più organico la città e l’impianto sportivo grazie ad una piazza antistante che costruisce uno spazio pubblico nuovo.
La soluzione adottata, cerca di risolvere quindi un problema urbano, quello del rapporto tra la città e le sue attrezzature sportive, e dà forma a un luogo pubblico di accesso che fa da cerniera tra lo spazio cittadino e lo spazio dello sport, migliorando la fruibilità dell’impianto sia per gli sportivi che per gli spettatori.
Approfittando degli sbalzi di quota esistenti, dalla nuova piazza antistante situata a quota, una grande scalinata, conduce gli spettatori direttamente alla quota di accesso delle tribune e alla zona di ristoro del bar e della caffetteria che configurano un volume allungato segnato da due grandi tagli in facciata aperti verso la valle ed il paesaggio. Il salto di quota consente di avere un volume di una sola elevazione sull’area dei campi e un sistema di 3 elevazioni ritagliate nel dislivello dove si ubicano gli spogliatoi e i locali di servizio.
lunedì 28 marzo 2011
venerdì 11 febbraio 2011
martedì 8 febbraio 2011
Abadir wooden guestrooms
Abadir is an Academy of Fine Arts located in Catania (Sicily). The school is hosted in an old villa that has assumed its present appearance between the end of 1700 and 1840.
The idea was to provide the school with guestrooms in order to encourage more interaction between people from different countries and different backgrounds and to support an expanded research without boundaries in the shared territory of Abadir.
The plot is located in a citrus trees garden. A simple wooden rectangular volume, suspended from the ground, hosts six individual studios -10 squares meters each with a personal bathroom- where invited artist can study, create, work and sleep. Studios are connected by a long corridor opened to the garden, a common space where exterior light filters in through a screen made of wooden splints. In the other side, the rhythm of the wooden façade is broken by a regular sequence of windows belonging to the private space of the studios.
This is how we imagined building: a sustainable, flexible and cost-effective system. Quiet work spaces plunged into a dense citrus trees garden, silence and shadows.
domenica 6 febbraio 2011
martedì 4 gennaio 2011
domenica 2 gennaio 2011
Il progetto per il nuovo mercato Barceló e le aree limitrofe è la somma di numerosi interventi diversi: si tratta infatti di un complesso urbano costituito da elementi differenti per dimensioni e destinazione, che trasformerà in misura significativa il quartiere centrale e densamente popolato di Madrid in cui si trova. Il progetto vincitore del bando è incentrato sulla definizione di nuovi vuoti urbani capaci di mettere in comunicazione e correlare fra loro i diversi volumi e le funzioni coesistenti di mercato, centro commerciale, centro sportivo, biblioteca pubblica, parcheggio e spazi outdoor. Durante il periodo di esecuzione dei lavori, è stato necessario costruire una struttura temporanea che resterà in servizio fino all'inaugurazione del nuovo complesso. Il Mercato Temporaneo è stato quindi concepito come un'unità riciclabile, in grado di esprimere una nuova percezione dell'ambiente circostante, a dispetto del suo carattere transitorio. Nella sua ubicazione di Plaza del Arquitecto Ribera, sopra un parcheggio interrato, il progetto evoca i mercati tradizionali che si svolgono nelle pubbliche piazze e prevede una serie di strutture autonome dislocate sullo stesso livello che possono essere utilizzate per scopi diversi. Dovendo ospitare i numerosi stand del mercato preesistente, il complesso si articola in sei stabili a pianta pentagonale, con altezze e dimensioni eterogenee, evitando così la presenza di un volume architettonico eccessivo rispetto agli edifici circostanti. Un corpo lineare a due piani, che costeggia Calle Beneficencia, ospiterà la zona di carico e scarico, i magazzini, le celle frigorifere e gli impianti. I padiglioni sono stati concepiti come un esercizio combinatorio: condividono la stessa impostazione pentagonale, che si ripropone in moduli architettonici di due misure diverse, ciascuna presente tre volte con angolazioni differenti, creando un insieme apparentemente casuale, ma che in realtà è una trama di variazioni e combinazioni dello stesso elemento base. In tal modo, si evita la monotonia di un design sostanzialmente ripetitivo, variando nel contempo la scala della costruzione in rapporto agli edifici circostanti. L'assenza di spigoli vivi nelle strutture nonché il loro rivestimento leggero e traslucido incentivano la sensazione di leggerezza e transitorietà del progetto nel tessuto urbano. Fondamentali in questa istallazione sono i pannelli esterni in policarbonato bianco opalescente, dei cilindri poligonali, che permettono il passaggio della luce durante il giorno e trasformano i volumi in grandi lanterne che illuminano la piazza nelle ore notturne. Una volta terminati i lavori per il mercato stabile, i cilindri poligonali del mercato temporaneo potranno essere smontati e ricollocati in un altro luogo della città, lasciando che la piazza dove sono attualmente installati ritorni alla sua funzione precedente di spazio pubblico, completando la trasformazione di questa area storica di Madrid.
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